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L'AVULSS Mantovana O.d.V. è nata il 26 febbraio 2005 in Piazza S. Leonardo a Mantova e attualmente la nostra sede è nel comune di Borgo Virgilio in via Isabella d’Este 5.
L’acronimo AVULSS letteralmente significa “associazione per il volontariato nelle unità locali dei servizi socio-sanitari“.
L’AVULSS Mantovana è regolarmente iscritta alla federazione nazionale AVULSS che ha sede a Saronno (Varese) ed è presente su tutto il territorio nazionale.
L’AVULSS a livello nazionale è stata fondata da un sacerdote marchigiano (Don Giacomo Luzietti) e opera in campo sociale e sanitario, sul territorio e in strutture istituzionali (ospedali, RSA, nei carceri, ecc.).
Ha assunto veste giuridica il 3 ottobre 1979 a Milano.
Pertanto l’AVULSS nazionale nasce dieci mesi dopo l’istituzione del SSN avvenuta in data 23 dicembre 1978 con la legge n. 833
Prima del 1978 il sistema sanitario italiano era basato su una forma di protezione assicurativo-previdenziale in cui il diritto alla tutela della salute era strettamente collegato alla condizione lavorativa e quindi non era considerato un diritto di cittadinanza nel senso pieno del termine.
AVULSS era già presente sul territorio mantovano dalla fine degli anni ‘70 – inizio anni ‘80.
Fino al 2005 sul territorio mantovano esistevano i cosiddetti nuclei AVULSS e precisamente: Bozzolo, Castiglione delle Stiviere, Mantova, Quistello, Sermide, Viadana (peraltro i nuclei di Mantova e Quistello esistevano solamente dal 2000, fondati dopo alcuni corsi base di formazione organizzati presso il centro delle tre età a Mantova e presso l’ospedale di Pieve di Coriano dove poi ne derivò, assieme ad Auser e inizialmente assieme alla Croce Rossa, l’implementazione del progetto di attività di volontariato, presso lo stesso ospedale di Pieve di Coriano, denominato “Ospedale Aperto” rimasto attivo fino alla pandemia Covid).
I nuclei AVULSS non avevano una veste giuridica in quanto afferenti all’AVULSS nazionale il cui presidente era l’unico rappresentante legale di tutta l’AVULSS sul territorio nazionale.
Dopo alcuni anni si condivise l’idea che sarebbe stato più utile ed efficiente riunire i nuclei in un unico nucleo il cui responsabile avrebbe avuto a quel punto la possibilità di operare in modo più costruttivo e incisivo: nel 2004 pertanto nacque il nucleo AVULSS mantovano, dopo essere riuscito a convincere in modo graduale, i volontari che questa era la strada giusta da percorrere anche per garantire una maggiore possibilità di continuare l’attività dell’associazione stessa.
Nel frattempo la sede centrale nazionale, per motivi giuridici, trasformò l’associazione nazionale AVULSS nella federazione nazionale AVULSS (associazione di associazioni) e il nucleo AVULSS mantovano divenne l’associazione AVULSS Mantovana con veste giuridica, con un proprio statuto e con un presidente come rappresentante legale.
Sottolineo che l’associazione AVULSS Mantovana ha pertanto una dimensione provinciale ed è l’unica AVULSS che ha questa caratteristica sul territorio nazionale: le altre AVULSS si identificano in una località specifica (ad es. AVULSS di Cremona).
La Margherita con un petalo che si stacca verso il basso è il simbolo ufficiale dell’Avulss
Il disegno composto da un insieme di petali che convergono al centro indica:
• Unità (i petali sono tutti insieme)
• Similitudine (i petali qualcuno grande, qualcuno piccolo, hanno tutti la stessa forma, lo stesso disegno)
• Ordine (i petali sono tutti ordinati e chiaramente definiti)
• Convergenza (i petali hanno tutti la loro origine e quindi la loro vitalità dal centro della margherita)
Attualmente e dopo il periodo della pandemia Covid che come per tutti ha rappresentato una fase di blocco dell’attività e anche di messa a rischio della sopravvivenza dell’associazione stessa, dalla quale siamo usciti rimboccandoci le mani, AVULSS Mantovana ne è uscita rafforzata e consta di 113 iscritti, presenti nelle seguenti sedi e con forme diverse di attività di volontariato:
1. ASST Mantova
Presso l’ABEO Bolla della pediatria dell’ospedale Carlo Poma (attività di intrattenimento ludico).
Presso l’ospedale di comunità di Pieve di Coriano.
Prima della pandemia i nostri volontari hanno operato anche presso il reparto di geriatria e successivamente presso la chirurgia generale (ospedale Carlo Poma).
2. Ospedale Oglio-Po (ASST Cremona): attività di clownterapia (svolta dai nostri volontari residenti nel territorio dell’Oglio-Po).
Prima della pandemia è stata svolta per anni un’attività di sostegno scolastico (doposcuola) per i ragazzi di Piazza San Leonardo a Mantova (dove appunto è nata AVULSS Mantovana).
1. Mantova quartiere Lunetta in collaborazione con il comune e con sostegno economico: il laboratorio linguistico per immigrati, attivo da oltre 10 anni.
2. Casa del Sole: laboratorio linguistico per i genitori immigrati dei ragazzi di Casa del Sole (iniziato nel marzo scorso).
Questo progetto è stato finanziato dalla Fondazione Comunità Mantovana.
3. Cerese di Borgo Virgilio in collaborazione con il comune e con sostegno economico: laboratorio linguistico per immigrati (esperienza iniziata nell’ottobre 2024, momentaneamente terminata nel marzo 2025 è già riproposta al comune di Borgo Virgilio).
4. Bozzolo in collaborazione con il comune, con sostegno economico: laboratorio linguistico per immigrati. Attività presso il centro socioculturale per anziani.
5. Castiglione delle Stiviere: presso la RSA Zanetti – Cominelli.
6. Poggio Rusco presso la RSA Isidoro Cappi.
7. Sermide: presso la RSA Casa Solaris.
Inoltre, grazie all’idea di una nostra iscritta, insegnante presso l’istituto Greggiati di Ostiglia, ci siamo fatti promotori, presso la nostra ASST del progetto ospedale-scuola che vede la presenza di alcuni ragazzi dell’istituto Greggiati di Ostiglia, presso l’ospedale di comunità di Pieve di Coriano, con lo scopo di aiutare a creare, per le persone ricoverate, un ambiente il più famigliare possibile e occasione di incontro tra generazioni.
Ogni sede territoriale ha un proprio responsabile che riveste l’incarico di vicepresidente nell’organigramma del consiglio direttivo dell’associazione: pertanto i vicepresidenti sono 4: Caterina Ferrari di Mantova, Franca Grazioli di Bozzolo, Mariangela Pulga di Sermide, Elena Zuccati di Castiglione delle Stiviere.
Inoltre nell’organigramma del consiglio direttivo è prevista la nomina di una responsabile culturale della formazione dei volontari (la dr.ssa Paola Aleotti - psicologa), di un amministratore-segretario (Bulgarelli Maurizio).
Pertanto, assieme al presidente dell’associazione, queste persone costituiscono il consiglio direttivo dell’associazione stessa che viene rieletto ogni 3 anni dall’assemblea generale dei volontari.
AVULSS è un’associazione di ispirazione cristiana ma laica, apartitica e aperta a tutti gli uomini che condividano la finalità dell’associazione che sono principalmente due:
1. mettersi concretamente al servizio delle persone che sono realmente in situazione di sofferenza e bisogno, essere di sollievo.2. essere lievito nella società attraverso la diffusione di una cultura che ponga la persona al centro delle decisioni sociali, sanitarie, politiche.
Il volontario AVULSS cerca di “prendersi cura“ della persona.
Il principio del “curare” e del “prendersi cura“:
C’è un profondo bisogno di personalizzare l’approccio al malato e di passare dal curare al prendersi cura, di considerare la persona nella sua totalità.
Negli ultimi decenni vi è stata un’ottima crescita tecnica e specialistica della medicina ma ciò ha anche comportato un tipo di cura frammentaria, settoriale.
Si tende a curare l’organo e non la persona e per vari motivi, vi sono oggettive difficoltà di riuscire a cogliere la realtà del paziente al di là dell’aspetto strettamente sanitario.
Si ha il timore di essere coinvolti nei problemi esistenziali del malato.
La difficoltà di accogliere e accompagnare le reazioni emotive del malato e dei famigliari del malato, soprattutto nelle fasi terminali della malattia, rappresenta un problema non solo religioso ma antropologico e professionale.
Un esempio per tutti: nella patologia psichiatrica la sola terapia farmacologica non può essere davvero efficace senza una accoglienza e una cura totale della persona.
Questa è la difficoltà più grande e impegnativa per l’operatore sanitario.
A questo riguardo mi piace citare il dr. Patch Adams (inventore della clown-terapia) che affermava:
“Quando curi una malattia puoi vincere o perdere; quando ti prendi cura di una persona puoi solo vincere“.
Etica dal greco ethos, indica i principi e le norme che guidano la vita di un popolo in una determinata epoca. Esistono alcuni modelli etici diffusi nella nostra società: l’AVULSS si ispira al modello personalista. In questo modello la persona umana nella sua unitotalità è punto di riferimento ultimo per ogni società e realtà, perché l’uomo è dotato di capacità razionale, di libertà e di autodeterminazione. Il rispetto per l’uomo, in quanto persona, non ammette discussione ed è fondamentale per la dignità, il benessere e la durata dell’umanità. Questo modello sottolinea il valore unico e irrinunciabile della persona umana ed è il punto di riferimento per tutte le leggi.
Morale, invece dal latino mos-moris, significa invece costume, cioè è il modo di comportarsi e agire in un determinato tempo e in un determinato luogo. Ricordo per un attimo il Cardinal Martini che affermava: “La morale va intesa come la forma buona del rapporto con il mio fratello, con colui che desidero riconoscere come mio prossimo. Il primo precetto della morale è indicato nella parabola del buon samaritano che scende da cavallo per soccorrere il ferito, uno sconosciuto. La morale quindi chiede di fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi.”
Altresì l’azione dell’AVULSS non si esaurisce solo nel fare (che pure è indispensabile e fondamentale per un’associazione di volontariato) ma è soprattutto quella dell’essere e precisamente dell’essere formati. La formazione, il confronto, l’ascolto reciproco, ci devono spingere ad agire socialmente, ad intercedere per gli altri, lavorando insieme. Infatti un motto della nostra associazione è proprio questo: essere per poter fare, cioè essere formati, anche attraverso una formazione continua, per poter aiutare gli altri.
Per questo motivo la nostra associazione prevede i corsi base di formazione: l’ultimo corso base è del 2024, organizzato in parte in presenza presso la Casa del Sole e in parte in videocollegamento. Ancora molto prima della pandemia Covid abbiamo iniziato a sperimentare la formazione a distanza con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione delle persone interessate al volontariato senza per questo rinunciare ad incontri formativi in presenza che naturalmente rappresentano sempre l’ottimale. Abbiamo organizzato numerosi webinar di formazione, in particolare durante il periodo più buio della pandemia e anche recentemente. Ricordiamo il convegno interregionale AVULSS che abbiamo organizzato nel 2005: il convegno della durata di circa 3 giorni ha visto la partecipazione di volontari AVULSS della Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino. La formazione è anche l’occasione per recuperare le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere l’esperienza del volontariato. Ricordiamoci che il volontariato è un’esperienza politica, nel significato originario di questo termine, cioè un’esperienza di servizio alla “polis” alla città, alla comunità.
“Lavorare insieme per servire meglio” dice un altro nostro motto e in questo vi sono molte valenze: l’aspetto organizzativo, associativo e continuativo del servizio ma anche e soprattutto il senso profondo della comunione tra i volontari e con i sofferenti, la comunione degli intenti e dei beni: tempo, capacità, competenza, mezzi, fiducia, stima, ascolto, correzione fraterna, perdono. Ma anche per il volontario AVULSS il lavorare insieme non è cosa semplice da attuare: resta un obiettivo difficile da raggiungere, da perseguire con forza e con notevoli sforzi da parte di tutti aspettandosi vicendevolmente nel lavorare e programmare. Ecco perché anche il nostro consiglio direttivo, pur nel rispetto dei ruoli, ha una struttura circolare, non piramidale, di piena collaborazione.
Oggi l’AVULSS, partendo da questo patrimonio valoriale, eredità di Don Giacomo Luzietti, e ben descritto nella nostra Carta del Volontario AVULSS, vuole e deve presentarsi, in modo più dinamico accettando le sfide dell’inserimento nelle grandi progettualità di intervento socio-sanitario (in particolare in campo educativo e assistenziale), proposte dalle istituzioni (comuni, az. ospedaliera ecc.), sempre con lo scopo di non sostituirsi ad esse ma di affiancarle con spirito costruttivo e con la massima collaborazione.
Voglio quindi ringraziare tutti i volontari dell’AVULSS Mantovana senza i quali non sarebbe stato possibile fondare questa associazione e senza i quali non sarebbe possibile un servizio attivo di volontariato che rappresenta il cuore dell’associazione. Persone che si impegnano gratuitamente e anche talvolta sacrificando la famiglia, il tempo libero, oltre ad aggiungere un impegno in più rispetto ai tanti impegni del lavoro. Quando parlo dei volontari AVULSS non intendo solamente le persone attualmente iscritte ma anche coloro che lo sono state e anche tutti quei volontari che purtroppo non sono più fra noi e sono tornati alla casa del Padre.
È fondamentale che la vita comunitaria diventi occasione per recuperare il senso di appartenenza e per fare “goal” tutti insieme, collaborando per raggiungere un unico obiettivo: diffondere e realizzare concretamente la cultura del prendersi cura. Nel noto recente film Conclave il cardinale decano, in un discorso ai cardinali, afferma questo: “La certezza è la grande nemica dell'unità. La certezza è la nemica mortale della tolleranza“. Credo che il non essere troppo sicuri di se stessi ma aperti al confronto, sia stata la carta vincente per portare avanti la nostra Avulss Mantovana in questi 20 anni.
Voglio anche ricordare e fare proprio del mondo del volontariato l’invito di Papa Francesco, appena scomparso, punto di riferimento per credenti e non credenti, espresso nella catechesi del 20 settembre 2017 (educare alla speranza):
Vivi, ama, sogna, credi!
Un caro saluto a tutti e ben arrivati in AVULSS Mantovana.
Adriano Savioli
Presidente AVULSS Mantovana